

Hanno cominciato uccidendo una cagnolina, potrebbero continuare prendendosela con la più famosa archeologa peruviana, Ruth Shady, una delle 100 donne più influenti del mondo secondo la Bbc, la studiosa che ha portato alla luce la città più antica dell’America Latina, l’antico di sito di Caral, una metropoli che fioriva mentre in Egitto si cominciavano a costruire le piramidi.
Autori delle minacce sono degli “squatter” probabilmente appartenenti alla stessa famiglia, che reclamano diritti su un sito dichiarato patrimonio dell’umanità sostenendo che l’area fu data loro durante la discussa riforma agraria peruviana degli anni Settanta.
A Shady sono arrivate telefonate minacciose, ma nel mirino sono anche diversi lavoratori del complesso che è stato letteralmente invaso dagli “squatter”. “Hanno chiamato l’avvocato del sito – ha detto Shady al Guardian – hanno detto che se mi continua a proteggere ammazzeranno lui e me ci seppelliranno sotto cinque metri di terra”. “Hanno ucciso la nostra cagnolina come avvertimento. L’hanno avvelenata dicendo: ecco cosa toccherà anche a voi”.
Non è la prima volta che Shady viene minacciata. Nel 2003 – ricorda il quotidiano britannico – venne colpita con armi da fuoco al petto proprio nel complesso archeologico dichiarato patrimonio dlel’umanità nel 2009. Dopo 9 invasioni del parco archeologico durante la pandemia Shady si è rivolta alla polizia. A luglio sono stati abbattuti muri, distrutte antichissime ceramiche e tombe contenenti mummie, prima che la polizia riuscisse a intervenire.
“Non hanno neanche un pezzo di carta che provi un qualunque diritto su questo posto”, dice Shady. I prezzi della terra nell’area attorno al sito sono decuplicati.
Shady arrivò per la prima volta a Caral nel 1978, ma soltanto nel ’94 scoprì i resti di un’antica città e cominciò veri scavi, nell’area che si trova 200 chilometri a nord di Lima.
Fonte: Repubblica